I cornicioni sono elementi architettonici con funzione estetica e di protezione degli intonaci degli edifici. Con il passare del tempo, a causa degli agenti atmosferici, possono usurarsi e diventare pericolanti, rappresentando un rischio per la sicurezza di chi si trova nelle vicinanze.
Quali sono i rischi dei cornicioni pericolanti?
Il cornicione è un elemento fondamentale di qualunque edificio, posizionato sulla sua sommità, che svolge 2 funzioni fondamentali:
- Riparare l’intonaco dalla pioggia (impedendo che l’acqua si espanda sulle superfici delle facciate, andando a creare infiltrazioni col tempo).
- Fungere da ornamento: come dice il suo nome, il cornicione (che può essere più o meno elaborato) funge da vera e propria “cornice” dell’edificio.
Con il passare degli anni è inevitabile che questo importante elemento architettonico vada incontro a deterioramento e, nei casi più seri, cominci a sgretolarsi, con il rischio che alcune sue parti precipitino in strada, rappresentando un serio pericolo per persone e cose.
Un cornicione pericolante non va mai sottovalutato, principalmente per 2 motivi:
- Alcune sue parti, precipitando in strada, possono colpire persone: in questo caso sarà tutto il condominio a risponderne di fronte alla Legge, incorrendo in sanzioni civili e penali.
- Un cornicione pericolante, e quindi seriamente deteriorato, non svolge più la sua funzione di protezione dell’edificio, che con il passare del tempo andrà in contro a infiltrazioni e, nel peggiore dei casi, a danni strutturali.
Cosa fare in caso di cornicioni pericolanti?
In tutti quei casi in cui elementi architettonici rischiano di precipitare in strada, gli edifici vanno “messi in sicurezza”, cioè: le parti pericolanti vanno innanzitutto spicconate per evitare che si distacchino, e in un secondo tempo ripristinate.
La messa in sicurezza, quando il rischio di precipitazione di materiali in strada è tangibile, è obbligatoria per Legge: nei condomìni, se i lavori sono urgenti, l’amministratore (che ha la responsabilità di vigilare sulle parti comuni) ha il dovere di intervenire immediatamente, ordinando in autonomia i lavori per fronteggiare l’emergenza, senza l’autorizzazione dell’assemblea, per riferire in un secondo momento ai condòmini.
Le spese per la messa in sicurezza dei cornicioni pericolanti sono comunque dovute dai proprietari degli appartamenti, e vanno suddivise in base ai millesimi di proprietà, in quanto questo elemento architettonico appartiene alle parti comuni e svolge una funzione di protezione dell’intero edificio.
I rischi della mancata messa in sicurezza sono molteplici, e non vanno mai sottovalutati, procrastinando i lavori.
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